“Obiettivo No Violence” alla Festa del Cinema. Anche quest’anno grande è stato l’interesse dei presenti presso Auditorium nel vedere tantissime donne e tanti uomini uniti in rosso.
“Obiettivo No Violence” alla Festa del Cinema, molti applausi al progetto fotografico di Michele Simolo “Obiettivo No Violence”.
Nel tardo pomeriggio di domenica 16 0ttobre, alla Festa del cinema, una nota di colore rosso ha infiammato il red carpet, bellissime modelle, donne del cinema e dello spettacolo in abito rosso fiammante, con l’associazione ‘Obiettivo No Violence’ hanno sfilato per la campagna contro la violenza sulle donne.
Una grande iniziativa, un messaggio per dire no alla violenza di genere.
Di grande effetto è stata la presenza della stilista Sladana Krstic con i suoi Abiti unici indossati da Sabina Parti, Luana Esposto, Floriana Rignanese, Natalia Simonova.
Tra le tante attrici, quest’anno erano presenti anche l’artista Elisabetta Viaggi, prima Miss modella non udente, nel concorso di Miss Italia 85, Maria Monsè, Dott. Andrea Menichelli, dall’intervistata di Radio Rai2 e tg2 è emerso che.
Il progetto fotografico “Obiettivo No Violence” nato circa dieci anni fa è diventato man mano sempre più solido facendosi strada anche sul red carpet della Festa del cinema di Roma.
Il Presidente Michele Simolo ne ha fatto un format divenuto popolare.
L’intento del progetto oltre all’ascolto è dare spazio a tutte le storie di donne che subiscono maltrattamenti e violenza.
Quest’anno il tocco internazionale per questa edizione è stato rappresentato dalla stilista croata, naturalizza italiana, Sladana Krstic che in questo frangente ha sfilato per le donne Iraniane e per i diritti umani di quest’ultime.
Molte personalità del mondo dello showbiz hanno manifestato anche per le donne iraniane tagliandosi una ciocca di capelli, in segno di solidarietà e per far emergere questo serio problema.
La condizione di queste donne infatti è sempre più grave, e sono sempre più private dei loro basilari diritti umani.
Sul red carper dunque gli splendidi abiti “rouges de grand soire” di Sladana Krstic sfilati per una causa nobile che tocca da vicino questa sensibile stilista dal cuore d’oro, poiché lei stessa ha anche origini persiane.
I suoi abiti sono stati magnificamente indossati da alcune modelle di Sabina Prati titolare dell’Agenzia “Sabina Prati Eventi Moda” che le ha dato in suo supporto in tale evento.
Già loro tre da sole lanciano un bel messaggio e sono un bell’esempio di amicizia e solidarietà tra donne.
Tra di loro infatti non solo amicizia, ma una collaborazione consolidata che rende ogni evento in cui si ritrovano insieme occasione di sicura riuscita.
Sabina Prati infatti oltre a gestire la sua rinomata Agenzia di modelle, che prepara ed instrada verso una seria carriera di successo nel campo della moda, è anche organizzatrice di eventi nel mondo della moda e della cultura e direttore artistico di diversi format e concorsi di bellezza divenuti oramai di fama e non solo nazionale ma anche oltralpe.
Capi che sono stati completati nell’outfit dagli accessori comprensivi di collane, bracciali e copricapi, ispirati alla natura.
I suoi bijoux, sempre over size, come detto fatti appositamente per la Festa del cinema di Roma, sono stati creati con fiori e foglie da Sladana Krstic che sembra volerci offrire lo spunto di riflessione per contrastare questo mondo sempre più violento e per ritrovare una sinergia di energie e positività proprie della nostra madre terra.
Una bella iniziativa quella del progetto “Obiettivo No violence” di Michele Simolo, capace di attrarre persone e soggettività variegate ma generose, tanto da spendere il proprio nome e volto per altre donne meno fortunate.
Un appuntamento che ogni anno si rinnova e si rinforza per dar voce proprio a quelle donne vittime e fragili che anche grazie a queste iniziative riescono a trovare il coraggio di denunciare ed emergere dall’incubo e dall’isolamento che spesso vivono.
Tra le tante presenze quest’anno anche l’artista Elisabetta Viaggi Sorda, 1^Miss Modella per Miss Italia 85 Maria Monsè, il dott Andrea Menichelli, la giornalista e scrittrice Maddalena Menza.
Michele Simolo intervistato da Radio Rai 2, “ha spiegato che nel progetto fotografico “Obiettivo No Violence”, le donne ritratte simbolizzano una forma di psicodramma in cui si riproduce la stessa violenza subita.
In sintesi la rappresentazione di un vissuto che giunge alla rielaborazione attraverso la possibilità di rivedere e rivivere il problema sia dall’interno come protagonista, sia dall’esterno, come spettatore.
Tale procedura permette quindi di mettersi a confronto con ciò che effettivamente si prova, dando così la possibilità di una presa di coscienza”.
Una bella iniziativa quella del progetto “Obiettivo No Violence” di Michele Simolo, un appuntamento che ogni anno si rinnova e si rinforza per dar voce proprio a quelle donne vittime e fragili che anche grazie a queste iniziative riescono a trovare il coraggio di denunciare ed emergere dall’incubo e dall’isolamento che spesso vivono.
L’autore sottolineava che questa iniziativa ha bisogno maggior tutela della donna che denunciano violenza, Incentivi economici e a sostegno delle donne vittime di violenze e abbandono, mettere a disposizione psicologi e specialisti per una collaborazione interprofessionale a favore della prevenzione e la cura degli effetti della violenza sulle donne, i loro figli e tutto l’ambito familiare.