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Una striscia di terra feconda

Una striscia di terra feconda

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Una striscia di terra feconda. Festival Franco-Italiano di Jazz e Musiche improvvisate, autunno 2024 XXVII edizione, direzione artistica Paolo Damiano, Armand Meignan e Roberto Catucci

Il festival di jazz e musiche improvvisate. Una striscia di terra feconda

Una striscia di terra feconda, nato nel 1998, giunge nel 2024 alla ventisettesima edizione, ed è dedicato ad artisti europei, spesso invitati a suonare insieme; questa idea di festival implica ben altri rischi rispetto al semplice scritturare gruppi in tour, come avviene nella maggioranza di manifestazioni apparentemente simili.

I concerti si svolgeranno a Roma presso la Casa del Jazz e in Auditorium Parco della Musica, nonché nel Polo Culturale Multidisciplinare Regionale Spazio Rossellini. Una striscia di terra feconda

Altri concerti sono previsti a Civitavecchia, in collaborazione con ATCL. Il Festival sarà ospite anche nei Musei come quello Civico di Zoologia a Roma e il Museo Scacchi a Gallese (Viterbo), una scelta che mira ad arricchire di nuovi contenuti spazi pensati per altre funzioni.

I direttori artistici Paolo Damiani e Armand Meignan progettano ogni anno una selezione musicale tra le più originali nel panorama jazzistico. Una striscia di terra feconda

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Tra gli artisti più noti di questa edizione troviamo il ritorno dell’Italian Instabile Orchestra, il concerto conclusivo della Residenza d’Artista 2024 in collaborazione con Insulae Lab, vinta dal quartetto di Giulia Damico con ospite Régis Huby al violino, e La vera storia di Billie Holiday di Danilo Rea, Barbara Bovoli e Oona Rea.

Di rilievo, inoltre, una prima nazionale di danza contemporanea e musica con il duo Elena Paparusso, voce ed elettronica e Mariagiovanna Esposito danza. Una striscia di terra feconda

Da sottolineare il Premio SIAE, che ospiterà sul palco i vincitori del Top Jazz (referendum del prestigioso mensile Musica Jazz), Michele Bonifati, chitarra, Sade Mangiaracina, pianoforteFederica Michisanti , contrabbasso

Tra i numerosi ospiti internazionali troviamo il duo di Gabriele Coen e Ziad Trabelsi con “Dialoghi” ed il trio Courtois/Erdmann/Fincker. Una striscia di terra feconda

Un’altra prima nazionale è quella del trio di Henri Texier, storico contrabbassista francese, con Sébastien Texier al sassofono e Gautier Garrigue alla batteria. 

Il Festival si concluderà l’8 dicembre con uno speciale concerto di Javier Girotto & Aires Tango che festeggiano 30 anni di formazione. Una striscia di terra feconda

l Festival è una coproduzione di Teatro dell’Ascolto e Fondazione Musica per Roma.

Membri EJN. Con il contributo di Mic, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Inps e Municipio I e Municipio II di Roma.

Media partner Radio Radio3. Con il sostegno di Fondazione Nicola Bulgari, Nuovi Mecenati, Insulae Lab, Regione Puglia, Atcl.

In collaborazione con Casa del Jazz, I-Jazz, Musica Jazz, Il Jazz va a Scuola, Saint Louis College of Music

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INFO: 349 2643452

INGRESSO CONCERTI:

Una striscia di terra feconda. Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” 20 euro

Casa del Jazz: 10 euro

Spazio Rossellini:10 euro

Civitavecchia: 10 euro

PROGRAMMA

ROMA, Polo Culturale Multidisciplinare Regionale – Spazio Rossellini

Sabato 12 ottobre 2024 H 21.00

Residenza dArtista 2024 – Sympatheia
gruppo vincitore del Bando Nazionale in collaborazione con Insulae Lab

Giulia Damico voce

ospite Régis Huby violino
Didier Yon trombone,

Viden Spassov contrabbasso,

Francesca Remigi batteria

Produzione originale

Sympatheia è il progetto musicale della cantante Giulia Damico con Didier Yon al trombone, Viden Spassov al contrabbasso e Francesca Remigi alla batteria. Una striscia di terra feconda

Il gruppo ha pubblicato il primo album nel 2022 uscito per l’etichetta londinese Oracle records composto da brani scritti dalla band-leader. 

I brani originali seguono un percorso all’interno dei sette punti principali di conoscenza del corpo umano associati a determinati colori e stati d’animo. Una striscia di terra feconda

La band, composta da giovani musicisti, ha riscosso grande interesse vincendo il Premio Miglior Musica con il brano “Non Percosso”; con la selezione “Per Chi Crea”, il programma promosso dal Ministero della Cultura e gestito da SIAE e con la trasmissione radiofonica del brano “That’s What I Want” su RadioTre. 

Sympatheia significa “provare emozioni con” e rappresenta la volontà di non anestetizzare il proprio sentire tentando di abbattere le barriere che dividono gli esseri umani dalla loro componente animica.

Partecipare alle proprie emozioni, positive o negative che siano, evitando antagonismi distruttivi all’interno dell’ecosistema. Una striscia di terra feconda

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CASA DEL JAZZ

Mercoledì 16 ottobre 2024 H 21.00

Italian Instabile Orchestra

Gianluigi Trovesi,

Eugenio Colombo,

Roberto Ottaviano,

Daniele Cavallanti,

Vittorino Curci sassofoni, clarinetti,

Giancarlo Schiaffini,

Lauro Rossi,

Sebi Tramontana trombone,

Martin Mayes corno,

Alberto Mandarini,

Luca Calabrese, tromba

Pino Minafra dijeridoo, megafono,

Emanuele Parrini violino,

Fabrizio Puglisi pianoforte,

Paolo Damiani violoncello,

Giovanni Maier contrabbasso,

Tiziano Tononi batteria

In un concerto più unico che raro l’Instabile Orchestra si riunisce e si esibisce alla Casa del Jazz. Una striscia di terra feconda

L’ Orchestra è una big band jazz fondata dal trombettista Pino Minafra con Riccardo Bergerone e Vittorino Curci nel 1990.

Nasce nell’ambito dell’Europa Jazz Festival di Noci, ha vinto per quattro volte il referendum della rivista Musica Jazz come migliore formazione.

“Un’orchestra senza leadership individuale che consente a tutti i propri componenti di essere al contempo solisti e compositori è cosa rara. Una striscia di terra feconda

E che questo sia accaduto in Italia, nascendo addirittura al Sud, è cosa ancor più preziosa”. Ugo Sbisà

CASA DEL JAZZ

Lunedì 21 ottobre 2024 H 21.00

FESH

un’indagine sul desiderio

Ilaria Pilar Patassini voce

Federico Ferrandina chitarra

La parola ebraica “Nèfesh” significa respiro, l’io della persona ma anche principio vitale, desiderio. Una striscia di terra feconda

Siamo dunque esseri viventi perché desideranti, Ilaria Pilar Patassini e Federico Ferrandina portano per la prima volta sul palco il loro nuovo progetto, ponendo questo grande tema al centro della loro indagine artistica.

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Una messa in scena originale sul caleidoscopio dei desideri attraverso musica, testi e pratica improvvisativa. Una striscia di terra feconda

CASA DEL JAZZ

Mercoledì 23 ottobre 2024 H 21.00

Meije

Léa Ciechelski sassofoni, flauti;

Vincent Duchosal chitarra;

Benjamin François batteria

Prima Nazionale

Frutto di numerosi incontri improvvisati, Meije si basa sulla ricerca di suoni e texture aspri e accattivanti.

L’universo di questo trio aereo e acquatico, costellato di composizioni minimaliste, dipinge ampi spazi sonori e paesaggi onirici.

H 22.00

Francesca Feci Devotion

Francesca Feci voce,

Giuseppe Sacchi tastiere, Vincenzo

Quirico contrabbasso

coproduzione con Saint Louis College of Music

Musica e parole di Francesca Feci, un fil rouge che intreccia melodie e armonie volto a esprimere la propria personale recondita devozione verso la musica, un dono straordinario del quale vuol prendersi cura con dedizione. Una striscia di terra feconda

Nell’evoluzione delle sue composizioni il sentimento di riconoscenza si apre alla vita di tutti i giorni, in ciascuna parola condivisa o anche solo pensata,nella serena consapevolezza di poter ritrovare, in qualunque situazione, la luce, sempre.

Nel mondo ispirato di Francesca le canzoni sprigionano messaggi di visionaria speranza, fra le righe dei testi, dove la musica e la vita sublimano in una cosa sola, preziosa e unica.

Una striscia di terra feconda.
Una striscia di terra feconda.

ROMA Polo Culturale Multidisciplinare Regionale – Spazio Rossellini

Martedì 29 ottobre 2024 H 21.00

Flowing Chords diretto da Margherita Flore

Flaminia lobianco, Lisa fiorani, Lucrezia cesaroni, Laura pilloni, Lucrezia blunda, Irene calvia, Margherita. Una striscia di terra feconda

silvestrini, Elisa Benedetti, Valentina pedron, Valeria Piccolo, Nausicaa Costanzo, Alessandra Formica, Elisa

tronti, Francesca Pugliese, Rachele biliotti, Laura laccetti, Giorgia gruppuso, Francesco sacchini, Giacomo

campolo, Gianluca ottolino, Massimo cantisani, Andrea stocchino, Giorgio Balestra, Frank polucci, Brian

riente, Roberto cataldi, Jacopo tarchi, Daniele miceli, Ervin dos santos

coproduzione con Saint Louis College of Music

E’ un progetto corale diretto dal M° Margherita Flore.

Composto da circa 35 elementi, l’orchestra vocale ripropone in chiave moderna e dinamica brani che spaziano dal cantautorato al pop contemporaneo, dal soul all’ R&B. Una striscia di terra feconda

Nel repertorio sono inoltre incluse produzioni inedite proposte da alcuni membri del coro. Il loro primo EP è uscito nell’estate 2018 ed è disponibile su Spotify e Amazon.Margherita Flore è diplomata in pianoforte classico, laureata con lode in composizione di musica da film.

Compositrice, produttrice, autrice, arrangiatrice, pianista, curatrice musicale, orchestratrice e Direttrice di Coro. Fonda nel 2015 l’orchestra vocale Flowing Chords.

MUSEO CIVICO DI ZOOLOGIA, SALA DELLA BALENA

Giovedì 7 novembre 2024 H 18.00

Dialoghi

GABRIELE COEN / ZIAD TRABELSI

Gabriele Coen clarinetto,

Ziad Trabelsi oud

Ingresso gratuito

Esponenti di punta rispettivamente della cultura musicale araba ed ebraica nel nostro paese, Trabelsi e Coen intessono un fitto dialogo musicale che rivela le comuni radici di questi due popoli del Mediterraneo, attingendo alla musica tradizionale ma anche proponendo proprie composizioni originali che guardano al mondo della moderna improvvisazione jazzistica, alla world music, al blues e al rock. 

Ziad Trabelsi musicista, cantante, compositore, colonna portante dell’Orchestra di Piazza Vittorio, nasce a Tunisi nel 1976 in una famiglia d’arte.

L’incontro con Roma, dove vive dal 2002, lo ha spinto a cercare un “dialogo” artistico tra la grande tradizione araba e le suggestioni musicali d’occidente: la canzone francese e italiana, ma anche il mondo delle songs e dei riffs provenienti dal rock e dal blues anglo-americano.

Gabriele Coen sassofonista, clarinettista, compositore, didatta, si dedica da trenta anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est-europea. 

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CIVITAVECCHIA, Cittadella della Musica Auditorium

Venerdì 8 novembre 2024 H 21.00

Dreams

Roberto Ottaviano sassofono,

Giovanni Guidi pianoforte,

Paolo Damiani contrabbasso

Nuovissimo trio che ha debuttato con grande successo il 29 giugno 2024 presso il festival Time in Jazz diretto da Paolo Fresu.

Il gruppo propone composizioni originali dei tre musicisti, caratterizzate da una chiara impronta melodica mediterranea e italiana. 

Dreams cerca l’incanto di un’atmosfera perduta, fatta di suoni e silenzi, come presenze oniriche che diventa sempre più raro cogliere nel rumore del mondo. Il sogno è ingenuità, come gli occhi sgranati di un bambino che osserva di nascosto le volpi mentre celebrano i loro rituali, quando il sole incontra la pioggia e il fascino del proibito si insinua nell’animo

GALLESE (VT), MUSEO SCACCHI

Domenica 10 novembre H 18,00

Dialoghi

GABRIELE COEN / ZIAD TRABELSI

Gabriele Coen clarinetto,

Ziad Trabelsi oud

Ingresso gratuito

Esponenti di punta rispettivamente della cultura musicale araba ed ebraica nel nostro paese, Trabelsi e Coen intessono un fitto dialogo musicale che rivela le comuni radici di questi due popoli del Mediterraneo, attingendo alla musica tradizionale ma anche proponendo proprie composizioni originali che guardano al mondo della moderna improvvisazione jazzistica, alla world music, al blues e al rock. 

Ziad Trabelsi musicista, cantante, compositore, colonna portante dell’Orchestra di Piazza Vittorio, nasce a Tunisi nel 1976 in una famiglia d’arte.

L’incontro con Roma, dove vive dal 2002, lo ha spinto a cercare un “dialogo” artistico tra la grande tradizione araba e le suggestioni musicali d’occidente: la canzone francese e italiana, ma anche il mondo delle songs e dei riffs provenienti dal rock e dal blues anglo-americano.

Gabriele Coen sassofonista, clarinettista, compositore, didatta, si dedica da trenta anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est-europea. 

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ROMA, CASA DEL JAZZ

Giovedì 14 novembre 2024 H 21.00
 
Strange to meet you

Elena Paparusso voce, elettronica,

Mariagiovanna Esposito danza

Prima Nazionale

L’investigazione di territori e linguaggi apparentemente lontani, il tentativo di individuarne vicendevolmente i confini, esplorarli ed eliminarli. 

Strange to meet you, un concerto che è un incontro e un dialogo tra voce, synth, elettronica e movimento. 

Le due performer trasformano la scena in un luogo di indagine semiotica, uno studio del segno che passa attraverso la destrutturazione del significato nel tentativo di approdare ad uno nuovo, altro.

Un’occasione di confronto e riflessione sul modo in cui il senso si articola e si manifesta in una contemporaneità sempre più marcata dalla molteplicità delle relazioni tra attori umani e non umani.

Strange to meet you è una terra di mezzo, lo spazio liminale. Fluttua e gioca costantemente tra nitidezza e opacità nell’esaltazione della sfumatura.

CIVITAVECCHIA, Cittadella della Musica Auditorium
 
venerdì 15 novembre 2024 H 21.00

Premio SIAE, musicisti vincitori del referendum Top Jazz indetto dal mensile Musica Jazz

Michele Bonifati chitarra,

Sade Mangiaracina pianoforte,

Federica Michisanti contrabbasso

Produzione originale

In accordo con il prestigioso mensile Musica Jazz (la più autorevole rivista specializzata italiana), sono invitati a suonare insieme i primi nuovi talenti emersi dalla graduatoria del Top Jazz, referendum annuale tra i più significativi.

I vincitori del 2024 sono MICHELE BONIFATI, chitarra, e SADE MANGIARACINA pianoforte. Suoneranno insieme alla contrabbassista FEDERICA MICHISANTI, vincitrice del Top Jazz come migliore musicista italiana in assoluto.

CIVITAVECCHIA, Cittadella della Musica Auditorium

Venerdì 22 novembre 2024 H 21.00

Lines for lions

Vincent Courtois violoncello ;

Daniel Erdman sax tenore

Robin Fincker sax tenore

Dopo dodici anni di esistenza, cinque repertori e cinque dischi tra cui il famoso “Love of Life” registrato in California, un tour negli Stati Uniti, decine di concerti in tutta Europa, e sempre lo stesso entusiasmo di incontrarsi di nuovo, il trio ha deciso confrontarsi con la loro esperienza comune, con la loro evidente complicità e soprattutto un suono unico, con le sue naturali reminiscenze del jazz della West Coast.

Semplice voglia di esplorare o bisogno di rendere omaggio? Esorcizzare vecchi demoni o aver bisogno di avvicinarsi sempre di più di amori non realizzati?

Con la sua nuova creazione “Lines for lions”, il trio essenziale continua a scavare intimamente nella musica, arricchendosi con le loro molteplici influenze.

CIVITAVECCHIA, Cittadella della Musica Auditorium

Venerdì 29 novembre 2024 H 21.00

Paris Lullaby

Laurianne Langevin voce,

Cyrille Doublet pianoforte

Prima Nazionale

Laurianne Langevin e Cyrille Doublet hanno voluto raccogliere tutte le voci di Parigi in un unico abbraccio fatto di swing e di poesia, che abbia lo smalto della capitale e la morbidezza di una confidenza.

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In questo abbraccio, le grandi voci che hanno fatto la storia della canzone francese – la Piaf, ovviamente, insieme ad Yves Montand, Charles Aznavour o Serge Gainsbourg – ma anche tutto quello che la Ville-Lumières ha ispirato ai massimi esponenti del jazz americano, da Miles Davis a Chet Baker; da George Gershwin a Vernon Duke.

Questo abbraccio in cui le luci di New-York sembrano riflettersi in quelle di Parigi,Laurianne e Cyrille lo hanno chiamato Paris-Lullaby.

Il progetto prosegue l’avventura del duo iniziato alcuni anni fa con Paris-Piaf, repertorio dedicato al grande nome della più famosa interprete musicale francese della storia.

ROMA, CASA DEL JAZZ

Domenica 1° dicembre 2024

H 11.00

MASSIMO NUNZI e Jazz Campus Orchestra –

La “Jazz Campus Orchestra” è un progetto di Fondazione Musica per Roma che nasce nel novembre 2019 con la volontà di sviluppare nei bambini e ragazzi (dagli 8 ai 16 anni) l’interesse nei confronti della musica jazz, della sua storia e del suo linguaggio, in un percorso divertente e appassionante.

Si riunisce tutti i sabati mattina e lavora al proprio repertorio, pezzo dopo pezzo, tra standard jazz e brani originali composti ed arrangiati da Massimo Nunzi per i due organici.

A seguire la “Jazz Campus Orchestra” insieme al Direttore Massimo Nunzi, collaborano per impostare le varie sezioni sotto il profilo tecnico: le/i docenti Silva Manco, Cristiana Polegri, Matteo Bultrini e Palmiro Delbrocco.

L’Orchestra ha nel proprio repertorio standard jazz e brani appositamente arrangiati e scritti da Massimo Nunzi, tra i quali: Giocajazz, Superfank, Shopping Time, Io sono un Gatto, We play Jazz, Pianto il riso, School Days, La Melodia, Welcome blues, Hey Little bee,

Io sono come Suono (e molti altri) e numerosi standard jazz di varie epoche e canzoni popolari come When the Saints go marching in, Nature Boy, Tutti quanti voglion fare il Jazz, Manteca, Grazin’ the Grass, A night in Tunisia, My favourite Things, Tiger Rag, Caravan, Salt Peanuts, St. Louis Blues, Take 5, Fly me to the Moon, Moten Swing, e molti altri.

H 18.00

Suoni Parole Velocità a cura di Francesca DAloja


Letture di Urbano Barberini e Francesca DAloja voci narranti,

Silvia Manco pianoforte 
Testi di Truman Capote, Francesca D
Aloja

Suoni, parole, velocità. Un viaggio immaginario insieme ad alcuni autori che hanno celebrato la velocità, la sete di libertà e il desiderio di conquista.

Al volante di un’automobile si susseguono paesaggi che risvegliano memorie, evocano pensieri, suscitano riflessioni.

Due testi di Francesca d’Aloja per raccontare la tragica parabola di una stella del cinema hollywoodiano e il mito Bugatti, poi la Route 66 di Jack Kerouac, le auto di lusso del grande Gatsby di F.S Fitzgerald e lo spirito caustico e spregiudicato di Truman Capote.

Letture di Urbano Barberini e Francesca d’Aloja

H 19.00

Ensemble Di Ottoni Dellorchestra Giovanile Fontane di Roma

direttore Luciano Siani
Valerio Villani tromba I,
Giovanni Letta tromba II,
Gabriele Palombi tromba III,
René Russo tromba IV,
 Francesco Massimiani corno I,

Andrea Granati corno II,

Emanuele Valentini euphonium

Gabriel Antonio Samaniego Sinisterra trombone I,

Omar Adolfo Rosas Gutierrez trombone II,

Cristian Casano cimbasso,

Renzo Perazzi bassotuba

L’Orchestra giovanile Fontane di Roma è formata da musicisti professionisti under 30.

Nata nel 2020, essa nasce dal desiderio di creare uno spazio, gestito esclusivamente da giovani, dove poter maturare facendo musica insieme in preparazione al mondo professionale.

L’orchestra, fino ad oggi, ha avuto modo di realizzare concerti in Italia e all’estero, in contesti istituzionali, ospite di festival e rassegne teatrali. L’Ensemble di ottoni si costituisce in seno alla compagine orchestrale con l’obiettivo di sperimentare nuove sonorità e far dialogare repertori spesso considerati distinti e distanti, al fine di coinvolgere il più ampio pubblico possibile.

ROMA; CASA DEL JAZZ

Lunedì 2 dicembre 2024 H 21.00

Henri Texier Trio

Henri Texier contrabbasso,

Sébastien Texier sassofono,

Gautier Garrigue batteria

Prima Nazionale

Intitolando esplicitamente il suo nuovo album “An Indian’s Life”, il contrabbassista e compositore Henri Texier chiude magnificamente una sorta di trittico fonografico informale – iniziato nel 1993 con “An Indian’s Week” e proseguito nel 2016 con “Sky Dancers” – facendo della causa dei nativi americani e, ancor più, della figura quasi mitologica dell’“indiano”, sia la matrice immaginaria che il motore poetico del suo gesto artistico. 

Perché se alla fine Henri Texier può affermare, in questo nuovo programma, di riuscire ancora una volta a entrare in risonanza con la psiche dei nativi americani, è senza dubbio in questo rapporto vivo con la memoria, 

agli antenati, alla tradizione, che la sua musica (ri)mette ogni volta in gioco in modo così sensibile.

Henri Texier non sarà mai indiano, lo sa, così come non sarà mai Charles Mingus – ma entrambi si incontrano nella sua musica ed è suo genio far sentire la sua voce più intima attraverso questo dialogo immaginario.

ROMA; CASA DEL JAZZ

Martedì 3 dicembre 2024 H 21.00

Lontano

Anja Lechner violoncello

Francois Couturier pianoforte

Anja Lechner e François Couturier ampliano il campo della musica. Il duo canta con una voce propria, che si tratti di composizioni originali, improvvisazioni o interpretazioni di opere di Henri Dutilleux, Giya Kancheli o Anouar Brahem, attingendo a una cantata di Bach o a un lamento popolare argentino.Avendo interiorizzato influenze e repertorio, la violoncellista tedesco e il pianista francese non solo individuano connessioni atmosferiche ed espressive tra fonti lontane, ma creano anche nuova musica che riflette e rifrange le sue ispirazioni.

ROMA; CASA DEL JAZZ

Mercoledì 4 dicembre 2024 H 21.00

The girl who cried champagne, omaggio a Carla Bley  – Alegiani\Paggi\Puglisi

Costanza Alegiani voce,

Matteo Paggi trombone, voce,

Fabrizio Puglisi pianoforte, elettronica, voce

Produzione originale

Tre generazioni di musicisti e improvvisatori si incontrano e dialogano in un

concerto dedicato alla musica e alla straordinaria personalità di Carla Bley,

pianista e compositrice tra le più prolifiche e influenti nella storia del jazz.

In questo concerto/performance, ideato e condotto da Costanza Alegiani, i

musicisti portano in scena il carattere irriverente, ironico, poetico e visionario

della compositrice, ripercorrendo pagine memorabili della sua musica – una

finestra che si apre su più mondi – con quello spirito d’avventura e libertà

che l’ha sempre contraddistinta e che ne fa un’outsider.

Un repertorio che

rilegge e ripercorre principalmente la produzione musicale degli anni ’60 e

’70, dalla storica collaborazione con il poeta surrealista Paul Haines (con cui

realizzò Escalator over the hill e Tropic Appetites) alla Dinner Music, dagli

‘early short pieces’ alle composizioni per il suo famoso ensemble ‘The Carla

Bley Band’.

ROMA; CASA DEL JAZZ

Giovedì 5 dicembre 2024 H 21.00

Julia Hülsmann Trio

Julia Hülsmann pianoforte,

Marc Muellbauer contrabbasso,

Heinrich Köbberling batteria

Prima Nazionale

Alcuni dicono che nessuna formazione jazz è stata più abusata del trio con pianoforte, e che bisogna inventarsi qualcosa di molto originale per farsi notare.

Ma questi pensieri non attraversano nemmeno la mente di Julia Hülsmann. Per diciotto anni ha plasmato il jazz contemporaneo con il suo trio in un modo unico, attraverso attenzione e sensibilità al suono.

La musica di questo trio è caratterizzata da una combinazione di densità e massima apertura, con uno sguardo alle influenze di altri generi musicali.

Nel corso di molti anni e attraverso numerosi concerti in tutto il mondo, il trio ha sviluppato una comprensione quasi cieca della comunicazione, una fiducia indissolubile reciproca e un umorismo sottile e ammiccante nato dalle situazioni spesso assurde incontrate durante i tour di concerti, che può essere accolto solo con umorismo.

In molti dei suoi progetti, Julia Hülsmann ha attinto a poesie o canzoni e ha collaborato con cantanti, esplorando un’ampia gamma tematica da William Shakespeare a Kurt Weill.

Quando di tanto in tanto si concentra nuovamente interamente sul suo trio, dimostra, senza parole, la sua forza come poetessa del suono, come paroliere del pianoforte jazz. 

MUSEO CIVICO DI ZOOLOGIA, SALA DELLA BALENA

Venerdì 6 dicembre 2024 H 18.00

Miserere

Il suono italiano attraverso i secoli
Rosario Giuliani
sax contralto;

Stefano Pecci sax soprano,

Luis Lanzarini sax contralto,

Alex Sebastianutto sax tenore,

Valentino Funaro sax baritono,

Mario Corvini arrangiamenti

Ingresso gratuito

Miserere è un ricercato progetto crossover che affonda le sue radici nel più nobile patrimonio musicale italiano, in cui l’arte dell’improvvisazione tipica del linguaggio jazz si sposa con gli stilemi del passato.

Un millennio di capolavori attinti dagli antichi antifonari gregoriani e dai laudari medioevali, dal contrappunto rinascimentale di scuola romana e veneziana fino a toccare il melodramma; un percorso nel tempo e nel sound italico interamente interpretato da artisti che si sono distinti per la loro capacità di rinnovare la tradizione.

I brani hanno tutti arrangiamenti inediti, preparati appositamente dal M° Mario Corvini per valorizzare sia i raffinati fraseggi di Rosario Giuliani che gli avvolgenti timbri di ricerca del MAC Saxophone Quartet, uno dei quartetti più apprezzati per la loro opera di tutela ed innovazione della scuola italiana.

ROMA AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA “ENNIO MORRICONE” – SALA PETRASSI

Sabato 7 dicembre 2024 H 21.00

La vera storia di Billie Holiday

Danilo Rea pianoforte

Barbara Bovoli voce recitante

Oona Rea voce

Su Billie Holiday è stato scritto moltissimo, su di lei sono stati fatti film, scritti libri, poesie, canzoni.

Sicuramente una delle figure femminili più complesse e interessanti della storia della musica e su cui sono stati inventati gli aneddoti più fantasiosi (la sua stessa autobiografia e’ costellata da incongruenze); ma le tante dissonanze biografiche sbiadiscono e cedono il passo all’immenso spessore umano che trasuda dalla sua disperata, autentica, incontenibile fame di amore e di verità. Della cantante verranno raccontati l’infanzia, le ristrettezze economiche, gli abusi, le arbitrarie detenzioni.

Poi gli esordi, il successo, le collaborazioni con i grandi pionieri del jazz, le prime jam session, i primi dischi, i primi guadagni. l’esaltazione di avercela fatta, di essersi affrancata da una vita che sembrava
segnata, le risate, le notti insonni su sgangherati torpedoni per infinite tournée, le amicizie sincere, le questioni politiche e molto altro. 

ROMA AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA “ENNIO MORRICONE” – SALA PETRASSI

Domenica 8 dicembre H 21.00

Javier Girotto & Aires Tango

Javier Girotto sax soprano, sax baritono;

Alessandro Gwis pianoforte;

Marco Siniscalco contrabbassobasso elettrico;

Francesco de Rubeis batteria

Il gruppo nato nel 1994 da una idea di Girotto che si è ispirato alle proprie radici musicali per fonderle con le modalità espressive tipiche del jazz, creando un terreno musicale nuovo.

Facendo esplicito riferimento alla musica del grande Astor Piazzolla, Javier Girotto & Aires Tango arrivano a un repertorio di musica originale in progressiva evoluzione, sia per lo slancio creativo sia per il continuo ricambio del materiale musicale.

Con questo disco Javier Girotto & Aires Tango festeggiano tre decadi di musica, ovvero quasi mille palchi condivisi tra festival e rassegne di tutto il mondo.

Questo disco nasce dal desiderio di celebrare un traguardo per noi molto importante, i 30 anni di vita degli Aires Tango.

Tre decenni passati a fare musica insieme, tra innumerevoli concerti, viaggi, incontri e tanti momenti di vita vissuta intensamente.

È proprio ai luoghi e ai momenti più significativi della storia del nostro gruppo che sono dedicati i titoli delle composizioni contenute in questo disco.

Un progetto che ha avuto origine durante il periodo della pandemia e che ora, in qualche modo, ci ricorda il nostro ritorno alla normalità e la ripresa del percorso artistico degli Aires Tango.

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