Lettera al Padre: Kafka in Scena alla Fortezza Est. Dal 14 al 16 novembre, Gabriele Linari porta in scena l’intenso monologo tratto dall’opera di Franz Kafka, tra ironia, riflessione e musiche originali.
Dal 14 al 16 novembre 2024, Gabriele Linari porta in scena Lettera al Padre di Franz Kafka alla Fortezza Est di Roma, celebrando i 100 anni dalla morte dell’autore.
Lettera al Padre: Kafka in Scena alla Fortezza Est. Il monologo, adattato, diretto e interpretato da Linari, esplora la complessa relazione tra Kafka e il padre, figura autoritaria e distante.
Lo spettacolo, tratto dall’omonima lettera scritta da Kafka nel 1919, è un’accorata confessione mai consegnata al destinatario.
Hermann Kafka, il padre dello scrittore, non ricevette mai lo scritto, che tuttavia rappresenta una chiave essenziale per comprendere la poetica e l’universo emotivo dell’autore.
Linari interpreta Franz Kafka in un dialogo immaginario che affronta temi di colpa, incomprensione e insicurezza, alternando ironia e intensità emotiva.
La scenografia minimalista, centrata su pochi elementi, permette di focalizzarsi sull’intensità del monologo e sulle emozioni del protagonista.
Le musiche originali di Jontom, con dissonanze e picchi melodici, scandiscono il percorso nei meandri della mente di Kafka, arricchendo la narrazione con profondità sonora.
Questo accompagnamento musicale enfatizza il contrasto tra il tormento interiore e i momenti di serenità del protagonista.
Il monologo di Linari non è solo una narrazione di conflitti familiari, ma una riflessione sull’autorità, la colpa e il rapporto tra sensibilità e praticità.
Kafka descrive il padre come il rappresentante di un mondo utilitaristico, opposto alle sue aspirazioni artistiche e alla sua visione idealistica.
Elementi de La Metamorfosi e altri racconti kafkiani arricchiscono la rappresentazione, sottolineando i parallelismi tra le opere letterarie e il vissuto personale di Kafka.
Ad esempio, il rapporto tra Gregor Samsa e il padre in La Metamorfosi riflette le dinamiche familiari descritte nella lettera.
Lo spettacolo ha un’impostazione diretta, che evita eccessi di complessità, pur mantenendo una carica emotiva intensa e rispettosa dell’opera originale.
Linari riesce a rendere accessibile un testo profondo e articolato, coinvolgendo il pubblico in un viaggio intimo e universale.
Il debutto di Lettera al Padre risale al 2004 e lo spettacolo è stato rappresentato in prestigiosi contesti come il Todi Festival, Teatro Vittoria e Teatro Studio Uno.
La ripresa alla Fortezza Est conferma l’attualità e il valore di questo lavoro teatrale, che continua a emozionare e ispirare.
La Fortezza Est, situata nel quartiere Tor Pignattara, è una cornice perfetta per ospitare una rappresentazione di tale intensità e riflessione.
La programmazione teatrale della stagione 2024/25, Siamo Argento Vivo, enfatizza la mutevolezza e l’inquietudine, in linea con le tematiche kafkiane.
Con un biglietto unico di 12€, lo spettacolo è accessibile a un ampio pubblico, offrendo un’esperienza culturale ricca e significativa.
Le prenotazioni possono essere effettuate tramite email o WhatsApp, garantendo un processo semplice e immediato.
L’opera è un omaggio sincero e rispettoso a Kafka, che riesce a comunicare la complessità delle relazioni familiari senza mai scivolare nel giudizio.
Il perdono, implicito nel finale di molti suoi racconti, emerge anche qui come una possibile via di comprensione.
L’ufficio stampa, curato da Eleonora Turco, assicura una comunicazione puntuale e capillare per raggiungere un pubblico interessato al teatro di qualità.
Lo spettacolo rappresenta un’occasione unica per approfondire il pensiero di Kafka attraverso una rappresentazione teatrale coinvolgente.
Tra ironia, intensità e riflessione, Lettera al Padre invita il pubblico a confrontarsi con i propri conflitti interiori e le sfide universali dell’esistenza.
Un evento imperdibile per chi ama la letteratura, il teatro e le storie che toccano l’anima.